Locandina La Buona Novella in siciliano a teatro
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ARTISTE E MAESTRI

Cantautore fertile e innovativo, Francesco Giunta viene considerato con certezza riferimento e punto di partenza di quella nuova stagione del cantare in siciliano che, già agli inizi degli anni ’90, costituì il naturale sviluppo della gloriosa stagione caratterizzata dai cantastorie e dalla straordinaria opera di Rosa Balistreri. Sostiene che il canto in siciliano è uno strumento indispensabile per dimostrare che una Sicilia migliore è possibile e tocca a noi siciliani rendere questo una certezza.
Storico riferimento per la canzone d’autore italiana, seppure il suo ruolo ne “La buona novella in siciliano” è di curatore editoriale, Edoardo De Angelis è anche in questo caso scopritore e curatore di un’eccellenza in musica e parole. Lui che, con “Parole nel cuore” e con “Il coraggio delle parole”, di parole ci ha regalato le sue, fatto conoscere quelle di altri colleghi e oggi si appassiona a quelle del dialetto di una terra che lui ha adottato come seconda casa.
È sempre stata ispirata dalla grande passione per la danza e il canto che pratica e vive intrecciandone i linguaggi e sperimentandone percorsi alternativi, nella consapevolezza di come le proprie radici, saldamente piantate nella tradizione agricola della sua bella Modica, rappresentino l’unica base credibile per l’evolversi di pensieri e stili ed il punto di partenza necessario per valicare i limiti imposti dai luoghi e dai tempi.
Dopo le collaborazioni con i gruppi siciliani che l’hanno accompagnata nella sua fase inziale, già profondamente radicata nel repertorio tradizionale più autentico, emerge in lei in maniera preponderante l’esigenza di proseguire in un percorso di ricerca come autrice di testi e musica, approdando a una proposta artistica intrisa di genuine reminiscenze tradizionali e caratterizzata da una voce personalissima e da un impetuoso stile interpretativo.
Sin da giovanissima incontra i grandi nomi del panorama artistico e culturale siciliano come Ignazio Buttitta, Rosa Balistreri e Ciccio Busacca, che affianca in numerosi recital. L’intensa attività concertistica e l’essere diretta da registi di importanza nazionale, la portano a diventare una delle più rappresentative interpreti del canto in siciliano e per questo è iscritta al Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, Regione Siciliana – UNESCO.
Comincia a studiare canto e pianoforte all’età di nove anni e si laurea in strumento al Conservatorio di Palermo. Debutta discograficamente ancora giovanissima con sue composizioni, originali e di alto livello, nel solco della migliore canzone d’autore italiana. Di quest’anno la vittoria del prestigioso concorso “Genova per voi” che le ha consentito di firmare un contratto editoriale con Universal Music Publishing e di vincere la targa Siae per la migliore autrice donna.
Ha intrapreso da giovanissima lo studio della musica e del suo strumento laureandosi in Pianoforte con il massimo dei voti, conseguendo poi la Laurea Magistrale in Musica da Camera presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo con lode e menzione. Intensa la sua attività concertistica in Italia e all’estero sia come solista che con formazioni cameristiche. Da diversi anni si esibisce stabilmente in ensemble a quattro mani.
Artista eclettico e chitarrista, sin dall’inizio della sua attività Giuseppe Greco spazia in diversi ambiti musicali, grazie alle innate doti di sensibilità e duttilità. Le numerose esperienze professionali, in laboratori musicali di etnomusica ed elettroacustica, ne fanno uno dei musicisti più completi del panorama siciliano. A lui si devono gli sviluppi più interessanti di mondi normalmente considerati lontani come la canzone d’autore in siciliano e la musica sperimentale e di improvvisazione.

Appartengo alla schiera di quanti sono convinti che l’opera di Fabrizio De André sia stata fondamentale nel suggerire loro la possibilità di essere e di diventare migliori rispetto a quanto previsto dal pensiero dominante ai loro tempi. So che questo è vero per diverse generazioni adiacenti alla mia. Posso però affermare con assoluta certezza che crescere insieme a lui, incontrando e aspettando il suo punto di vista su quanto ci accadeva intorno, sentirsi al suo fianco nonostante la distanza, è stata un’esperienza umana che solo in parte ho ritrovato e ritrovo in altri artisti e autori che, comunque, stimo e ascolto [fg … continua nel libretto all’interno del Vinile]

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